«Miss Italia non è certo il problema. Le ragazze si mostrano su Instagram»

Del coraggio le è servito. Ma pare essere una dote che non manca a Miriam Leone: senza pensarci troppo ha detto addio a un posto comodo in tv per iniziare una carriera nuova, da attrice. «La poltrona ce l’avevo, ero riuscita a entrare a Rai1, in un programma importante ( Uno mattina in famiglia ). Quando ho deciso di chiudere questo capitolo tutti mi hanno detto: sei matta». Lei però è andata dritta: «E se tornassi indietro lo rifarei. Avevo sempre pensato al cinema ma la tv è arrivata come un dono».

Col tempo però è stato come realizzare che «la vita mi aveva portata altrove rispetto a quello che volevo, mi ero fatta trascinare. Non sono così». Per anni ha cercato di «lavorare come attrice in parallelo con la tv, piccoli ruoli. Poi ne è arrivato uno importante: protagonista di 1992 , una serie di Sky in dieci puntate in onda nel 2015. «Andavo a casa e non vedevo l’ora di tornare sul set. Nel fine settimana dovevo andare in onda ed ero stanchissima: le mie energie erano per quel ruolo. Mi ha fatta soffrire perché stavo facendo una scelta di vita». E infatti, a fine riprese, «mi sono sentita un’attrice. Recitare era diventato tutto. Ho fatto scene che mai avrei pensato, anche forti, di sesso. Ho trovato la giusta distanza, che è poi il vero “essere o non essere”».

Quindi, la scelta. Ora è il momento di vedere «dei piccoli germogli dopo la semina». I germogli sarebbero i cinque titoli di film e serie tv che, tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, l’hanno avuta protagonista. Ha detto addio alla tv? «Al tipo di programma che conducevo sicuramente. Ma sono cauta con gli addii, non si sa mai».

Ha vinto miss Italia e lavorato in tv. Il cinema non l’ha accolta con pregiudizio? «Cerco di non farci caso. Ma sulla mia partecipazione in 1992 c’erano molti dubbi. Era un ruolo nero, difficile e sporco. Io ero l’ex miss Italia, la ragazza della porta accanto, quella che dà il buongiorno. Ma alla fine è andata». Poi è arrivata la commedia. Prima Fratelli unici poi La scuola più bella del mondo . «Ho recitato con maestri come Christian De Sica, Rocco Papaleo, Angela Finocchiaro e Lello Arena. Da ognuno ho imparato molto. De Sica ha l’orologio biologico della battuta, il rigore del metronomo della comicità». Nei prossimi mesi uscirà La grande seduzione , in cui recita con Fabio Volo: «Era l’idolo del ristorante dove mangiavamo durante il set: ha una simpatia innata e in tasca un rosario di aneddoti che snocciola uno dopo l’altro». E nel suo futuro c’è La Dama velata , fiction di Rai1.

Molte, passate da miss Italia, arrivano al cinema… «Non c’è il gene “miss Italia”. Per me è stato un provino di fronte a milioni di persone. Una scuola di spettacolo intensiva fatta, purtroppo, sui tacchi». Non è antico farsi giudicare per la bellezza? «Anche se non lo si fa in tv, basta aprire Instagram per capire che è la donna che spesso ancora sceglie di proporsi così». Lei che mai si è sentita «la più bella», non pensa che possano sceglierla solo per il suo aspetto: «Come appaio non è mai stato il mio biglietto da visita». Ma sul fatto «che ormai “ex miss Italia”, per molti sia attaccato al mio nome lo do per scontato. Nessuno scrive: Miriam Leone, ex bambina prodigio». Bambina prodigio? «Ho imparato a leggere da sola, a 4 anni, con le audiocassette».

Fonte: http://27esimaora.corriere.it/

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